venerdì 27 gennaio 2012

Libri in ... borsetta

"... vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira"
"Il giovane Holden", J.D. Salinger



Non so più dove mettere i libri 
mi sono convertita al Kindle.



Metterlo in borsetta senza rovinarlo..... 



Wildflower garden, Kazuko Aoki





mercoledì 25 gennaio 2012

Siamo tornate........


Insieme per Natale è stata una bellissima esperienza  in ............Soffitta da Nadia
 non poteva finire!!!

Marina ci ha riunite per 


INSIEME PER NATALE..... TUTTO  L'ANNO



          le amiche che ricameranno insieme sono tantissime.................

 
 Tina - Cris M. - Laura - Denise - Mariangela - Nadia - Donatella - Mariaerba -
 
Franca Paola - Cristina - Daniela -  Marilou - Bill & Marie - Katia - Veronique -
 
 Elisa - Igea - Barbara - Chiara - Gloria - Cristina - Consuelo - Milena - Melania
 
 
 Argante - Barbara - Mary 


Natale 2012 non mi troverà impreparata o all'ultimo minuto............

per le amiche sto già preparando i pensierini........



e finalmente ho sistemato il ricamo fatto il mese scorso

















lunedì 16 gennaio 2012

Quattro passi sulla neve

 Domenica, sole, aria frizzante,
passi sulla neve


nel bosco silenzioso



 meritato ristoro


ricordo di serenità















giovedì 12 gennaio 2012

P R O G E T T I

Cosa c'è di più bello di fare progetti?

Mille idee per la testa
tutte sembrano interessanti 
l'imbarazzo di scegliere da quale cominciare




Il postino ha recapitato il pacco che aspettavo con impazienza
Gennaio è il mese giusto per iniziare i lavori....
per finirli si vedrà..........


Deciso! 


E' da un po' che la bambolina trovata al  mercatino di Piazzola mi chiede un vestito nuovo




E il cassetto del tipografo?
In un angolo della cantina aspetta di essere pulito, incerato e ricamato!
Ma questa è un'altra storia

venerdì 6 gennaio 2012

Brusa' la vecia

La vecchia che si brucia da noi non è la Befana, ma la Redosola, una vecchia sdentata e paurosa che si spostava trascinando catene e facendo paura di notte con i suoi sibili e sferragliamenti.
E' un rito di fuoco molto antico che si fa risalire intorno al trecento a ricordo della prima strega bruciata per tenere lontano i suoi malocchi. Il rito ha tre atti ben distinti.

Il fantoccio
Il fantoccio rappresentante la vecchia  è fatto di paglia e stracci, viene fissato su un palo. Portato per le vie del paese verso sera da un corteo di adulti e bambini che fanno un gran fracasso battendo i coperchi e le sanpogne, i campanacci delle mucche.




Il testamento
Prima di accendere la pira c'è il cerimoniale del testamento della Redosola :

Son la Redòsola!

Ve préo: daréme na iòza de vin!
Io porto dogàtui ai òstre kanàe
su par i kuèrte e do pa i kamin.
A fortza de kore, ormai buço le sbae!
E adeès son ka! Savéo per kosa? par fèime brusà.
L e ane ke penso e no sèi dame d intende
parké la dente me gove de tzendre:
sarà per l usantza, ma intanto l è un fato
o iò son inbetzila, o l mondo l e mato.
Ma prima de èse brostolada
lasème, ve préo, sta konsolatzion.
Skoltéme! Ve giuro, no l e na monada!
No èi nia da dave: l e guéto al tzestòn.
Na skoa fruàda, na kotola rota, 
doi skarpe sbrusade, un gran garmalòn:
al me kapital l e duto ka
e in testamento iò gòi ve l lasà.
Ve lase la skoa, doréla benòn
par netà al mondo da fame, guèra e karestia, 
ma prima de duto vardé drio al porton:
po èse ke a çasa séa kalke çalpìa.
Al me fadoleto de kuòr goi lasà
a dute ki ke st an i a penà:
a i puaréte ke no i a magnà,
a i dòvin ke la droga a ruinà,
a i veçe ke i fiòi no i va a çatà
a i kanàe ke i suòi i a maltratà
e a duta la dente ke no avon iutà.
E adès iò ve làse sto gran garmalòn
a dute òi ke ieneste se ka:
de salute e abondantza al séa kolmo benon,
parké a Calòuz sea serenità.
Ei ankora le skarpe da ve lasà
ke le ve serve par kaminà
solo su strade ke porta a l amor,
parké serve nìa tanti skéi ingrumà
se no te a la pas inte te l kuòr.
Eko! Ei finì! Ka n tin  l e gran festa.
Pardonéme pa l  poko ke ve èi lasà!
Ankora un saludo me ién te la testa:
ke l an nuòo al séa mèo de l an veço pasà.



Il falò
La preparazione del falò richiede un gran lavoro di raccolta di sterpaglie, stoppie, rami e legna da ardere che viene messa all'ultimo. Quando scende la notte il falò viene acceso e intorno si radunano piccoli e adulti. Gli anziani a seconda di dove si dirige il fumo ne traggono auspici per l'andamento dell'anno nuovo. Alla fine si salta la brace: un tempo si credeva che chi non riusciva si sarebbe ammalato, mentre le ragazze che riuscivano a saltare senza gridare, si sarebbero sposate entro l'anno.







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